Condivido questi appunti a beneficio di quegli imprenditori o loro collaboratori di PMI, micro imprese che sarebbe bello conoscere, di nicchia, che se solo chi sta cercando lavoro sapesse che esistono [..!]
Oppure famose ma non per desiderabilità sociale… sapevi?
A volte si ha il “problema” di avere un posto di lavoro da offrire e nessun candidato, oppure nessuno valido per la nostra organizzazione. [di questo secondo aspetto ti parlerò nelle prossime settimane]
Qui ti parlo del motivo per cui le persone non si candidano, se trovi questi aspetti scontati passa oltre.
Il passaparola è un potente alleato, delle vendite come delle mancate assunzioni. ;)
Problema [apparente]: nessuno ha più voglia di lavorare
Nando cercava la nuova contabile junior per la sua fortunata start up.
Come mai non trovava una persona allineata alla ricerca? / motivata?
Check list per capire se in azienda si hanno le idee chiare, innanzitutto::
- la JOB [il contenuto del lavoro del prossimo collega]
- I requisiti minimi [quelli di solito tecnici come la conoscenza delle lingue o programmi ..]
- I requisiti soft e comportamentali [ a volte non pervenuti in fase di selezione per poi accorgersi che la risorsa non andava d’accordo con il team / o non è stata selezionata? / o non è stata semplicemente accolta e facilitata ?]
- Che cosa si chiede
- Che cosa si offre
- a chi risponde la risorsa
- con chi si interfaccia per lavoro
- quali valori in azienda
- ... tutte le informazioni utili a far capire chi legge se mandarti la sua candidatura e perché
A volte in azienda si hanno idee diverse e si rischia di comunicarlo anche all'esterno.
ANCHE IMPORTANTE chiedersi
- se quanto cerchi e quanto offri sia in linea con il mercato.
- che cosa si può scrivere su un annuncio di lavoro e che cosa no per effetto di alcune leggi in Italia ancora vigenti
Perché lo dico?
- In questi giorni ho letto su un quotidiano questo annuncio:“ Ufficio in XXX cerca impiegata ragioniera a tempo indeterminato, 24 ore settimanali, con studi di 13 anni [nel senso?]… retribuzione superiore alla media… e poi conclude con “consiglio di rispondere a “quelli” già occupati date le condizioni proposte. ..”Che cosa pensa un potenziale candidato/a:
- Vogliono una donna [perché non un uomo?] wow meno male!! [peccato non si possa fare]
- Una donna diplomata in ragioneria [a si.. 5 anni elementari, 3 alle medie, 5 per il diploma: 5+3+5= 13 // ok non vuole persone laureate o con studi successivi al diploma..]
- Pagano di più rispetto alla media di che cosa? [quale CCNL viene proposto? / quale inquadramento? / pagano gli straordinari? Quali piani di welfare…? / ]
- Consiglio di rispondere… vabbè le è scivolato un tono smart in un annuncio sin qui formale
- “quelli” già occupati / le persone che hanno i requisiti precedenti e hanno perso il lavoro non rispondano perché di certo non sono bravi professionisti [se no non ti avrebbero licenziata..???]
Meglio rischiare di non far passare il periodo di prova [perché se ne deduce che non ci sia un sistema strutturato di valutazione delle performance] ad una persona che ha già un impiego e lo lascia per andare a fare la ragioniera p-time, piuttosto che accogliere una persona felice di lavorare p time e nell’ufficio in questione [che poi sarebbe bello anche capire che cosa si fa: ufficio commerciale? Settore? Studio professionale? ..]Perché?? Quanti CV avrà raccolto?
Nota legale: il quotidiano in testa all’inserto scrive che tutti gli annunci si intendono per legge riferite ad entrambi i sessi e che declina ogni responsabilità sui contenuti degli annunci.
Analisi dei dati: nessuno si candida?- eppure: leggi i dati sulla disoccupazioneChe tipo di messaggio sto dando con queste poche righe?Domande per l’impresa:- Che cosa dicono di noi le persone che lavorano per noi?
- Consiglierebbero ad amici e parenti di lavorare qui?
- Perché nn lo fanno?
- Perché non chiedere un passaparola?
- Perché non condividono i nostri post sui social [social??] / o i ritagli di giornale?
- non sarà che non siamo un datore di lavoro non desiderabile?
Chi legge gli annunci si fa un’idea della cultura aziendale ed è per questo che ho deciso di diffondere queste parole in rete perché mi sembra un peccato lasciare indietro le piccole imprese di cui è tessuta la nostra economia italiana e che ha bisogno di aiuto.
Da nord a sud i quotidiani riportano allarmi di imprenditori che devono rinunciare a commesse perché i “giovani” non hanno più voglia di lavorare.
Come quella interessantissima aziende di nicchia del settore digital che questa estate mi ha raccontato che in due anni le agenzie che li seguono hanno presentato solo due cv. [a fronte di quale impegno da parte dell’azienda? / in esclusiva? Ma va..]
Io mi limito a dirti che è essenziale e se non lo fai tu, trova al tuo interno la persona più appassionata e chiedi…
- E’ provato che funzioni esporsi e raccontare in prima persona chi sei e quali opportunità offri, sia con la pubblicazione di annunci che con la pagina aziendale sui principali social professionali.
- Se poi i tuoi condividono i post allora si diffonde anche la notizia.
Perché pubblicare un annuncio su un quotidiano, se nessuno dei tuoi fa il passaparola?
Ogni azienda è una comunità che comunica anche all’esterno, ogni azienda è un potenziale anche dal punto di vista della comunicazione attraverso le proprie persone [a patto che stiano davvero bene… ]
Perché lo dico?
Il mondo del lavoro è cambiato.
Elementi hard:
- contratto
- Inquadramento
- Apprendistato
- Regole
- Sicurezza
- Protocollo Covid [e responsabile interno]
- Turni
- Straordinari [pagati ?]
- Welfare
Elementi soft:
- clima aziendale [come si sta]
- Cultura [usi, costumi, miti e tradizioni scritte e non scritte]
- Sistema di gestione delle relazioni di lavoro.
A titolo di esempio ho aperto una recensione a caso su Indeed e leggo: nonnismo, [clima da caserma], non vengono mantenute le promesse [non affidabile come datore di lavoro], non si fa nulla [lavoro alienante]
Le persone che hanno brutte esperienze nei luoghi di lavoro ne parlano, e lo dico per voi. Condividono anche l'esperienza vissuta durante le prime fasi di incontro per la selezione, quali domande ricevono e ogni altra informazione utile ai prossimi candidati. Era già noto vero?
Anche Glassdoor è una buona fonte di notizie, anche a livello internazionale.
Che cosa fare?
Lo so è fastidioso mettere in discussione le proprie strategie [ne hai una?] e il proprio stile di gestione; tuttavia per continuare ad esistere sul mercato devi occuparti anche di questi aspetti, a partire dalla tua reputazione come datore di lavoro.
Hai fatto una ricerca per capire che cosa si racconta in rete e non solo su di te?
Non è solo un problema di chi ti aiuta nella selezione, oppure dei canali, [stampa, digitale, passaparola, centro per l’impiego] o delle persone non hanno voglia di lavorare - a mio parere.
Diventa una questione di attrattività, di aggiornamento, di cultura del lavoro e della tua stessa sopravvivenza.
Ho pensato di diffondere queste parole perché sono dispiaciuta.
Che cosa puoi fare:
Chiedere subito come funziona il fatto di accedere alla formazione continua per formarti e formare qualcuno al tuo interno su queste tematiche:
Ho creato un corso per chi volesse ricevere un aggiornamento rapido e pratico su come si fa a far sapere che in azienda state assumendo nuovo personale.
Che voi siate un piccolo studio, un ufficio commerciale, una piccola impresa familiare, una fabbrica che produce pezzi di ricambio, un’agenzia immobiliare, un negozio di arredo meritate di esistere e di saperlo comunicare.
Puoi anche leggere qualche testo specifico:
- Il personal branding per l’azienda: valorizzare l’azienda posizionando le sue persone chiave - di Luigi Centenaro e di Silvia Zanella
- Questo articolo dove ti cito una esperienza da parte di un candidato
- Questo articolo dove ti parlo del perché il datore di lavoro è l’entità di cui le persone ripongono [o meno ] la loro fiducia
Se cerchi invece qualcuno che possa cercare per te le persone da assumere:
In Italia esiste un albo [al momento] di soggetti autorizzati
Come libera professionista posso invece insegnarti a farlo ed affiancarti nelle attività che hanno a che fare con gli aspetti di quel il viaggio delle persone attraverso i punti di contatto, un pò fisici e un pò digitali, con te, la tua azienda, il tuo brand, la tua identità, il motivo per cui esisti che passa anche per l’esperienza che fai vivere alle persone ogni volta che prendono contatto con te.
Scrivimi per fissare una call di 15 minuti.
Buon lavoro!
Silvia